Ancora una volta le batterie sono al centro della scena dell’elettronica di consumo. Questa volta non parliamo di spettacolari progressi in campo tecnico, ma piuttosto di un passo indietro, un’inversione di rotta che modificherà le prospettive di sviluppo delle future tecnologie mobili. 

Fino a qualche anno fa era normale estrarre la batteria dal nostro smartphone, e anche sostituirla; ad un certo punto, però, siamo stati privati di questa possibilità. I motivi sono diversi e quello più evidente è sicuramente il design degli smartphone: sempre più sottili, eleganti e leggeri, vengono realizzati con materiali di pregio. Ma, per ottenere un design moderno, le batterie non possono essere rimovibili perché una batteria fissa ha uno spessore inferiore.

Altro aspetto importante è sicuramente la ricarica veloce: In un mondo in cui l’elettronica va verso potenze di ricarica sempre più elevate, pensare di abbinare la ricarica veloce alla batteria rimovibile è impossibile: sporco, polvere e falsi contatti, anche minimi movimenti della batteria, manderebbero in tilt il più evoluto circuito per la ricarica.

I vantaggi della batteria fissa

La batteria fissa garantisce una maggiore resistenza dello smartphone alle cadute e all’immersione in acqua. Grazie ad una scocca completamente sigillata, in quanto non deve mai essere aperta per sostituire la batteria, costruita con materiali robusti come il metallo e il vetro temperato, lo smartphone è totalmente isolato dall’acqua e da altri agenti esterni come la polvere, inoltre risponde molto meglio agli impatti. Si può dire che i telefoni di oggi sono quasi indistruttibili.

Ma se la scelta di saldare la batteria alla scheda madre all’interno degli smartphone porta una serie di esclusivi vantaggi, perché la decisione di ritornare alle vecchie batterie mobili? 

Si ritorna alle batterie rimovibili

Con 74 voti a favore, 8 contrari e 5 astenuti, il Parlamento Europeo ha approvato in commissione un nuovo piano per la sostenibilità: prevede delle soluzioni per uno smaltimento più facile delle batterie e un abbattimento dei costi per la loro sostituzione a cui potrà provvedere l’utente stesso, semplicemente aprendo la scocca dello smartphone e garantendo così una durata maggiore del telefono prima di sostituirlo.

Inoltre Dal 2027 l’UE introdurrà, una serie di parametri minimi di qualità e durata per tutte le pile ricaricabili che saranno le uniche in vendita nei paesi dell’Unione. Inoltre è stata avanzata la richiesta di indicare dei livelli massimi per quanto riguarda la quantità di cobalto, piombo, litio e nichel, recuperati dai rifiuti e riutilizzata per le nuove batterie. 

Se da una parte questa decisione riduce notevolmente la quantità spazzatura elettronica e consente una durata maggiore di vita del dispositivo, dall’altro lato il ritorno della batteria rimovibile, frenerà lo sviluppo dei nuovi dispositivi cellulari, influenzando negativamente alcune delle moderne prestazioni.

Dal 2024, se tutto dovesse essere approvato così come scritto, gli smartphone saranno più vicini ai cellulari di una volta. Un salto nel passato, ma che a volte equivale ad un gigantesco passo avanti.

 

Articolo di Joyce Donnarumma 

 

Fonti 

fastweb.it

tecnoandroid.it

gqitalia.it

 

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